I 50 anni della Misericordia sezione di san Piero a Ponti.
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Il 22 gennaio 2023, per ricordare i 50 anni della nascita della sezione di San Piero a Ponti, la Misericordia di Campi Bisenzio celebra l'annuale festa del patrono San Sebastiano nella chiesa di San Cresci. Questa sezione, nata nel 1973, è rimasta all'inizio nei locali di via Nazario Sauro fino all'inaugurazione della nuova sede in via Carlo Alberto dalla Chiesa avvenuta il 16 settembre 2000. |
“50 Anni insieme a Voi” frase scelta per celebrare l'anniversario, sancisce un traguardo importantissimo e incrementa la sentita e concreta collaborazione della Misericordia con la parrocchia. Lo scopo principale di questa cooperazione è infatti l'esercizio delle opere di misericordia.: “Omnia vestra in caritate fiant”. Fate tutte le cose con carità. La Storia della Misericordia di seguito descritta, serva principalmente per far conoscere queste ricchezze spirituali trasmesse dai nostri avi, perchè conoscendole e valorizzandole si possano tramandarle ai posteri: la memoria fa forte un popolo radicandolo nel passato e preparandolo per affrontare il futuro. Franco Masi Da: La fede, la storia, la tradizione del popolo di San Lorenzo a Campi. |
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La Venerabile Compagnia di S.Maria della Misericordia di San Lorenzo a Campi. (1816-1960) Nel territorio di Campi si hanno notizie di antiche confraternite laiche già a partire dal XIV secolo: la Congregazione della Beata Vergine, presso la chiesa di S. Maria, ospizio per i pellegrini diretti ai santuari di San Iacopo, la Compagnia del Corpus Domini e quella della Santa Croce, legata alla venerata immagine del Crocifisso, nella pieve di Santo Stefano. Nel Quattrocento, per volere di alcuni parrocchiani di San Lorenzo, si ha la nascita di una nuova confraternita intitolata a San Girolamo. I capitoli furono approvati il 19 dicembre 1448 dall’Arcivescovo fiorentino Antonino Pierozzi nell’ambito della vasta riforma spirituale delle associazioni laicali da lui fortemente volute. La Confraternita era ospitata in un oratorio costruito addossato al fianco destro della chiesa. La dimostrazione di tale vicinanza è testimoniata da un documento redatto in occasione della visita pastorale dell’Arcivescovo Antonio Altoviti nel 1568 in cui si legge che una “ fenestra magna ferrata ” mette in comunicazione i due ambienti e che un altare appartiene alla “ Societatis Sancti Ieronymi ” L’altare seicentesco, in pietra serena, come ricordato nella visita pastorale dell’Arcivescovo Antonio Morigia del 23 ottobre 1865, fu costruito nella parete di fondo dell’oratorio e conservava entro una nicchia scavata nel muro e incorniciata da un arco, un affresco seicentesco opera del pittore campigiano Michele Arcangelo Palloni. Questo affresco, sconosciuto fino all'inizio degli anni sessanta, fu dall'autore realizzato in funzione dell' antico Crocifisso posto al centro del dipinto, fra la Madonna,san Giovanni e san Girolamo ai piedi della croce, dando così senso compiuto alla composizione. Il Crocifisso appartenente alla Confraternita, era in passato oggetto di grande venerazione. La nuova Confraternita della Misericordia è stata inoltre ricordata da un’epigrafe, oggi scomparsa, collocata sotto l’altare dell’oratorio e il cui testo ci è pervenuto attraverso la trascrizione fatta negli anni trenta dal priore don Ottavio Conti. |
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“D.O.M. Quod Sodalitas Misericordiae indigentib. infirmis sublevandis Cum titolaribus S.S.Tobia ac Sebastiano Mart. A popularibus S.Laurentii in Campis Instituita sit Anno D. MDCCCXVI tertio Id.Aug. Priorum votis”. |
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Nel 1785, a seguito della soppressione di tutte le compagnie laiche volute dal granduca Pietro Leopoldo di Lorena, tutti i beni mobili e immobili della secolare Confraternita di San Girolamo furono assegnati alla chiesa e venduti all’incanto. Furono inoltre soppressi tutti i patronati delle comunità e del popolo che divennero giuspatronato del granduca. Nei primi decenni dell’Ottocento (1808-1814), dopo la breve parentesi della dominazione francese a Campi, si ha la rinascita della Confraternita della Misericordia fondata nel 1546, la cui storia fino allora unita alla pieve di Santo Stefano, si intreccerà per molti anni a un’altra chiesa del territorio campigiano: San Lorenzo. La Misericordia di Campi lascia la pieve di Santo Stefano e assume il nome di ”Misericordia di San Lorenzo “ L’anziano priore don Andrea Benini,( 1759-1817) parroco di San Lorenzo, concesse l’oratorio con il consenso: “ la Sovrana permissione ” limitandosi alla richiesta di un piccolo canone di affitto: come si legge in un documento del maggio 1816 della Compagnia di San Girolamo. La Misericordia utilizzava inoltre un edificio a due piani attaccato alla chiesa comprendente: al piano terra oltre all'oratorio di san Girolamo il Vestibolo, utilizzato come rimessa dell'autocarro funebre e al piano superiore la Sala del Magistrato, utilizzata per le riunioni. L'orgoglio del popolo di san Lorenzo per aiutare “ La Venerabile ” si concretizza nel 1820 con la demolizione del campanile a vela e la costruzione, fortemente voluta dal parroco don Angiolo Benvenuti, di un nuovo campanile a torre concepito per sostenere la grande campana acquistata nel 1823 dalla Misericordia. “ Il Campanone ”, come veniva chiamato, serviva a richiamare i confratelli residenti nei popoli vicini per compiere le opere di carità, è ancora oggi collocato nella cella campanaria del restaurato campanile e svolge dal 1962 la sua tipica funzione di richiamo per le funzioni. Il forte legame fra la Misericordia e il parroco di san Lorenzo don Francesco Papini (1824-1871) ha avuto purtroppo un tormentato periodo conflittuale come riportato dai numerosi documenti redatti nell'arco di diversi anni. Alla fine del XIX secolo i confratelli della Misericordia decisero con il Magistrato di prendere in considerazione la realizzazione di un cimitero riservato agli iscritti e dopo molte riunioni negli anni 1909-1914, il 10 luglio del 1917 iniziarono i lavori per il nuovo cimitero, in località detta ( La Chella ), sulla via di San Giorgio vicino al cimitero comunale. Il cimitero fu inaugurato il 6 aprile 1919. I lavori vennero affidati principalmente al famoso architetto fiorentino Severino Crott (1888-1972) e fra il 1926-1927 apportò modifiche specialmente variando il disegno della cappella centrale. Nel 1926 si pensò anche alla costruzione di una nuova sede per la Confraternita e alla ristrutturazione della vecchia chiesa di San Lorenzo; i progetti, conservati nell'archivio parrocchiale, furono firmati dal Crott con soluzioni in stile rinascimentale. Nel gennaio 1960 il nuovo trasferimento della Confraternita a Campi in via Montalvo interrompeva definitivamente il legame ultracentenario con la chiesa di san Lorenzo. L'Antica Festa di San Sebastiano Patrono della Misericordia celebrata nella chiesa di San Lorenzo a Campi. Il 20 Gennaio la chiesa celebra la festa di San Sebastiano. Informazioni e leggende in special modo su alcuni episodi della sua vita, sono narrati nella “Passio Sancti Sebastiani“. Sebastiano nasce a Narbonne in Francia nel 256, non c'è invece, una data precisa sulla sua morte 20 gennaio del 288 o 304. Si trasferì a Milano, dove fu educato e istruito nei principi della fede cristiana. Si recò poi a Roma, dove diventò un alto ufficiale dell'esercito pretoriano imperiale. Forte del suo ruolo, potè sostenere i cristiani incarcerati, provvedere alla sepoltura dei martiri e diffondere il cristianesimo fra i militari. Quando Diocleziano scoprì che Sebastiano era cristiano, sentendosi tradito, lo condannò a morte. Fu legato a un albero, denudato, trafitto da molte frecce in ogni parte del corpo. Creduto morto i soldati lo abbandonarono e una donna Irene, andò a recuperare il corpo, per la sepoltura, ma si accorse che il soldato era ancora vivo, lo curò dalle ferite e Sebastiano, prodigiosamente guarito, proclamò la sua fede al cospetto dell'imperatore. Diocleziano decise allora che fosse flagellato a morte, castigo che fu eseguito. Il suo corpo fu allora gettato nella “ Cloaca Massima “ dove fu raccolto dalla matrona Lucina che lo trasportò sino alle catacombe sulla via Appia dove fu sepolto. San Sebastiano è invocato come patrono di molte delle Confraternite di Misericordia a causa del suo aspetto di soccorritore che interviene in favore dei sofferenti. Esaminando lo statuto della Misericordia di Campi Bisenzio, nata nel 1546, al titolo IV art 39 “ Le Feste “ si legge : “ La Misericordia venera San Sebastiano quale suo protettore e patrono. La festa patronale si celebra, di regola, una volta all'anno nella domenica successiva al 20 gennaio, giorno dedicato al Santo patrono. In questo giorno dell'anno 1581 si ha, seguendo una bella tradizione, la benedizione e distribuzione dei “ pannellini ” ( i panini ). Fino al gennaio 1960 la festa del Santo si celebrava nella chiesa di San Lorenzo. Ricordo che il bell'addobbo dell'abside, allestito con drappi rossi e nastri oro e argento, per le solenni Quarantore della festa della Epifania, veniva conservato per solennizzare la posa sull'altare maggiore della bella e originale statua del Martire, oggi conservata nel vicino oratorio della “ Casa del Volontariato “ di via Saffi. La caratteristica cerimonia dell'imposizione della veste chiamata “ Buffa ” ai nuovi fratelli durante la solenne messa, i Vespri e il panegirico del Martire, con la presenza del Magistrato e dei confratelli, concludevano la solennità . Su decisione del Magistrato, in questi ultimi anni, per permettere a tutta la popolazione campigiana di partecipare alla festa, viene scelta ogni anno una parrocchia diversa del vicariato per onorare il Santo martire. |
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Edificio comprendente: piano terra Oratorio e Vestibolo, piano superiore sala del
Chiesa di San Lorenzo, Antico Oratorio di San Girolamo
Chiesa di San Lorenzo, Affresco dell’altare dell’oratorio
Chiesa di San Lorenzo a Campi
Oratorio della Venerabile Misericordia Campi Bisenzio |